
In seguito ad una ricerca internazionale è stato possibile risalire alle tre migliori strategie aziendali per rendere i dipendenti parte attiva dell’impresa
Oltre il 40% dei dipendenti non si sente apprezzato dall’attuale datore di lavoro o poco soddisfatto dei riconoscimenti ricevuti, mentre il 20% dei lavoratori dichiara di non fidarsi della propria organizzazione.
E’ un dato che le aziende dovrebbero tenere sotto controllo perché la sostituzione di un dipendente, che abbandona il lavoro per cercare un contesto più favorevole, può arrivare a costare fino a due volte lo stipendio iniziale.
Da questi dati è partita la ricerca internazionale realizzata da Medallia e condotta tra marzo e luglio 2021 in collaborazione con The Josh Bersin Company, società di ricerca e di advisor di riferimento a livello globale nel mondo dell’HR, che ha coinvolto oltre 680 responsabili delle risorse umane e professionisti dell’employee experience management operanti in realtà internazionali con più di 100 dipendenti.
Da questa ricerca sono emerse in particolare tre azioni strategiche da parte delle aziende più performanti. Nella prima si evince come le aziende leader acquisiscano dati sul sentiment dei loro team in maniera tempestiva e continuativa, utilizzando un insieme diversificato di fonti dirette e indirette.
Il 24% di quelle più performanti utilizza questa formula di raccolta, mentre il 43% monitora anche i canali social e community; infine oltre il 40% analizza le chiamate del call center e il 36% anche le visite a siti web esterni.
Altra strategia è quella dell’employee experience, dove si ritiene che sia importante costruire un ambiente in cui i dipendenti si sentano abbastanza sicuri di esprimersi in libertà e in maniera diretta su tutti i temi, anche quelli sensibili. Questo approccio aperto all’ascolto dei dipendenti crea un rapporto fiducia fra azienda e personale.
L’ultimo esempio di strategia utilizzata dalle aziende leader è quella di coinvolgere i dipendenti nella loro strategia organizzativa, non riservandola come un’esclusiva responsabilità dei soli HR. Queste aziende coinvolte nell’ascolto della voce del personale rientrano tra per il 73% nelle società top a livello globale.
Non solo, il 70% utilizza anche i dati sull’esperienza dei dipendenti per stabilire le priorità di intervento su base trimestrale o mensile.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA
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