
Le richieste di sussidi di disoccupazione sono in calo a 267.000 unità, nuovo minimo da marzo 2020
Registra un boom l’inflazione negli Usa. Ad ottobre l’indice dei prezzi al consumo è balzato del +0,9% su base mensile, più del rialzo del +0,6% atteso dal consensus degli analisti, mentre su base annua è schizzato del 6,2%, molto oltre il +5,8% previsto e il +5,4% di settembre. Il rialzo è il più alto dal 1990.
L’inflazione core, ovvero l’inflazione depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi energetici e alimentari, è aumentata dello 0,6%, rispetto al +0,4% stimato e dopo il +0,2% di settembre. Su base annua il trend è stato di un rialzo del 4,6%, rispetto al +4,3% atteso, contro il +4% di settembre.
Sul fronte lavoro sono in calo le richieste di sussidi di disoccupazione. Il numero dei lavoratori americani che hanno presentato richiesta per la prima volta per ricevere l’aiuto è sceso di 4.000 unità a 267.000. Il dato è stato lievemente peggiore rispetto ai 257.000 attesi, ma comunque in diminuzione rispetto ai 271.000 della settimana precedente. Si tratta del nuovo livello più basso dal 14 marzo del 2020.
La media mobile delle quattro settimane è scesa a quota 278.000 dalle 285.250 unità precedenti, al minimo record, anche in questo caso, dal 14 marzo del 2020.
Il numero dei lavoratori americani che continuano a percepire i sussidi di disoccupazione è salito invece di 59.000 unità, a 2,160 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JASON SZENES
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