I ricavi ammontano a 6.456 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto al periodo precedente
Schizza in alto l’utile netto di A2A, la multi-utility italiana che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti. Nei primi 9 mesi del 2021 risulta pari a 394 milioni di euro, +81% rispetto allo scorso anno.
I ricavi ammontano a 6.456 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto al periodo precedente, mentre il margine operativo lordo è stato di 959 milioni di euro, in crescita del 17% grazie ad una significativa crescita organica e alle operazioni M&A.
Gli investimenti sono stati pari a 640 milioni di euro, +55% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta è di 3.782 milioni di euro a fine settembre, in incremento di 310 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020.
Soddisfatto l’ad Renato Mazzoncini che ha detto: «registriamo l’aumento di tutti gli indicatori finanziari e il record degli investimenti sul periodo. Abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione alla nostra capacità installata da fonti rinnovabili e ridotto il fattore emissivo del Gruppo. Il nostro impegno resta focalizzato sulla transizione energetica e l’economia circolare per garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e per realizzare infrastrutture necessarie a colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell’energia, a beneficio dei cittadini».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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