“I prezzi dell’energia caleranno presto, l’inflazione no”
E’ molto improbabile un rialzo dei tassi nel 2022 perché l’inflazione, a prescindere dalle fiammate dei prezzi che si stanno manifestando dalla fase di reopening dell’economia, rimane comunque troppo bassa (nel medio termine). A rassicurare gli animi ci ha pensato, ancora una volta, la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.
La Lagarde ha specificato che l’inflazione in Ue si modererà il prossimo anno, ma ci vorrà più tempo di quanto inizialmente previsto. «Con la ripresa che continuerà e le strozzature della catena dell’offerta che si smorzeranno, possiamo aspettarci che le pressioni sui prezzi dei beni e servizi si normalizzeranno – ha detto. – Ci sono indicazioni di un calo notevole dei prezzi energetici nel primo semestre del 2022. La durata dei limiti all’offerta rimane tuttavia incerta ed è probabile che persista per diversi mesi, per poi rallentare in modo graduale nel corso del 2022».
Secondo gli economisti intervistati da Bloomerg la crescita dei prezzi al consumo raggiungerà il picco del 4,2% alla fine del quarto trimestre, al di sopra della precedente previsione del 3,6%. Un anno dopo il tasso scenderà di più della metà all’1,6%, sotto l’obiettivo a medio termine del 2% della BCE.
Tornando alla Lagarde ha sottolineato come anche dopo la fine dell’emergenza pandemica sarà importante che la politica monetaria, compresa l’opportuna calibrazione degli acquisti di obbligazioni, sostenga la ripresa in tutta l’area euro. «La sfida non è ancora finita, le decisioni che vengono prese dai decisori politici continueranno a determinare la forza della ripresa», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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