
Nuove metodologie di prove saranno introdotte dalla riforma Brunetta
Addio ai maxi concorsi per gli insegnanti. Le vecchie selezioni per i professori e i docenti saranno sostituite da prove più snelle in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle nuove regole introdotte dalla riforma Brunetta. A specificarlo sono le bozze dei decreti predisposti dal ministero dell’istruzione.
Per entrare in ruolo si verrà valutati in base ai titoli e sarà necessario affrontare un solo scritto a computer da 50 domande in 100 minuti a cui seguirà l’orale. I candidati che otterranno un punteggio minimo di 70 punti nello scritto potranno accedere alla prova orale. In termini di requisiti occorre l’abilitazione, conseguita anche all’estero ma valida in Italia, oltre che la laurea richiesta dalla classe di concorso.
In attesa della data ufficiale i primi concorsi dovrebbero partire a metà dicembre con bandi da 40 mila cattedre. Nel dettaglio i posti banditi sono 13 mila per la scuola dell’infanzia e primaria e circa 27 mila per medie e superiori. Secondo stime ministeriali si presenteranno oltre 500 mila candidati.
Per le selezioni successive scatterà una modifica prevista dal decreto Sostegni bis: il 30% dei posti sarà riservato a chi ha svolto almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi dieci anni. Viene, in sintesi, premiata l’esperienza sul campo.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA /CIRO FUSCO
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