
Snobbati i trasporti pubblici che vivono un momento storico di grande incertezza
Poco cambia nella mobilità post-covid degli italiani che alla passione per l’e-bike e la mobilità green, continuano a prediligere solo lo spostamento con l’auto tradizionale, snobbando i mezzi di trasporto pubblico. È la fotografia scattata da 18° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani presentata ad un convegno organizzato da Isfort, Cnel e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
«Le scelte di mobilità sono molto volatili. La vera questione è se nel 2022 ci sarà una domanda diversa di mobilità, anche a causa dello smart working che si consolida», ha affermato in un estratto del suo intervento il Ministro Enrico Giovannini, auspicando per il futuro un ritorno del trasporto pubblico.
L’indagine, che considera le restrizioni alla mobilità e le tendenze determinate dallo smart working, evidenzia una indubbia crescita del parco dei mezzi elettrici: 83.463 auto (+57% rispetto a fine 2020, +267,2% rispetto al 2019), 18.635 ciclomotori (+12,3% rispetto a fine 2020), 12.471 scooter e moto (+32,7%), 8.352 quadricicli (+18,2%). In ascesa anche l’immatricolazione delle auto ibride che supera il diesel e fa conquistare all’Italia il podio in Europa pur confermando un ritardo per le auto ibride plug-in ed elettriche pure. Da sottolineare tuttavia che nelle immatricolazioni 2020 la quota di auto elettriche ed ibride è stata pari a quasi il 20% del totale.
Una parte degli italiani ha scelto un mezzo più ecologico ed ha acquistato una e-bike, il cui mercato ha di fatto registrato un boom incredibile. Secondo i dati Ancma, nel 2020 sono state vendute in Italia oltre due milioni di biciclette di cui 280 mila e-bike con una crescita del 17% rispetto al 2019 (+14% le bici tradizionali, +44% le bici elettriche). Nei primi sei mesi del 2021 ne sono state già vendute 157 mila (+12% rispetto allo stesso periodo del 2020).
Nel mentre, i nostri connazionali continuano a snobbare il trasporto pubblico locale e ad intasare le strade con l’auto che resta il mezzo preferito degli italiani. Complici di questa crisi dei mezzi sono le norme di distanziamento, la paura dei contagi e infine lo smart working che ha di fatto ridisegnato la mobilità dei cittadini. Infatti i lavoratori agili si muovono molto di più a piedi o in bicicletta e decisamente meno con i mezzi motorizzati.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA
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