Gli investitori continuano a puntare sui beni rifugio: oro ancora a quota 1.860 dollari l’oncia
Wall Street apre in rosso. Nei primi minuti di contrattazione il Dow Jones scivola allo 0,21%, seguito dall’S&P (-0,15%) e il Nasdaq (-0,13%).
Il focus degli investitori rimane l’inflazione negli Usa anche se la Fed ha cercato di tranquillizzare i mercati. Il presidente della Fed di Richmond ieri ha infatti rassicurato i mercati, preoccupati per un eventuale aumento del costo del denaro a causa dell’aumento dei prezzi, sottolineando che per alzare i tassi servono più dati alla banca centrale.
Le principali Borse europee invece proseguono la seduta in frazionale rialzo, con Milano che guadagna lo 0,03% a 27.848 punti, insieme a Francoforte e Parigi che salgono rispettivamente dello 0,13% e 0,16%. Solo Londra scivola sotto la parità, in calo dello 0,38%, dopo la crescita dell’inflazione nel Regno Unito (guarda qui).
I prezzi del petrolio trattano al ribasso dopo che un rapporto sulle scorte di benzina negli Stati Uniti ha mostrato che le scorte sono inferiori alle attese, cosa che potrebbe potenzialmente costringere le autorità di Washington a usare le riserve petrolifere di emergenza per fermare l’aumento dei costi del carburante (il Wti cede l’1,03% a 78,92 dollari al barile e il Brent scivola allo 0,99% a 81,60 dollari). In rialzo invece l’oro (+0,60%) che tratta a 1.866 dollari l’oncia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: Johannes EISELE / AFP
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