
I ruoli di amministrazione e le imprese in rosa crescono anno dopo anno
Circa 93 mila donne amministratrici in più rispetto a 10 anni fa. Come mostrano i dati dell’Osservatorio sull’Imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere, le iscrizioni di nuove attività femminili nei primi 9 mesi del 2021 sono più numerose di quelle registrate nello stesso periodo del 2020.
Quasi il 24% di queste nuove imprese guidate da donne, però, nasce come società di capitali ovvero una tipologia di azienda più strutturata sotto il profilo organizzativo e gestionale. Questo scenario e le difficoltà che le aziende femminili stanno affrontando con l’emergenza sanitaria fanno da sfondo agli appuntamenti del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, l’iniziativa itinerante promossa da Unioncamere con i comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di commercio, che parte oggi da Roma e toccherà Chieti, Pescara e Verona (18 novembre), Milano (24 novembre), Arezzo e Siena (3 dicembre), Bergamo (10 dicembre) e Torino (15 dicembre).
Il Mezzogiorno è l’area del Paese che registra il maggior numero di nuove imprese femminili (22.500) nei primi 9 mesi del 2021. In queste regioni il peso percentuale delle iscrizioni di attività guidate da donne sul totale delle nuove imprese sfiora o supera il 26%. A seguire il Nord Ovest ma con una incidenza percentuale minore (23,7%). Le quasi 12 mila nuove imprese femminili del Nord Est e le oltre 14 mila del Centro rappresentano invece rispettivamente il 24,8 e il 26,3% del totale delle iscrizioni.
Se la pandemia ha rallentato i ritmi di crescita dell’impresa femminile, ha dato però spazio alla nascita di attività più solide e strutturate nella forma di società di capitali. Queste ultime, infatti, rappresentano il 23,6% del totale delle iscrizioni femminili a fronte del 23% del 2021 e del 22,6% del 2020 e risultano particolarmente presenti soprattutto al Centro, dove sono circa 4.300 e rappresentano quasi il 30% delle nuove imprese guidate da donne.
Una conferma del lento ma progressivo rafforzamento organizzativo in corso nel mondo produttivo femminile proviene anche dalla crescita della quota di aziende guidate da donne che oggi operano nei cinque settori di attività più performanti in termini di rapporto valore aggiunto/occupati (industria manifatturiera, altre industrie in senso stretto, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari).
Di fatto il crescente rafforzamento strutturale e di mercato del fare impresa al femminile sembra andare di pari passo con la diffusione della presenza delle donne nei posti di comando delle aziende. Tra il 2011 e il 2020 le donne amministratici sono infatti aumentate di 93 mila unità e sono cresciute anche in termini percentuali passando dal 23,2 a 24,4%.
Le cariche di amministratore ricoperte da donne sono così poco meno di un milione e 140 mila, a fronte del milione e 50 mila di 10 anni fa. Cresce però l’età media delle donne che sono oggi nella “stanza dei bottoni” delle imprese: nel 2011 il 43% delle amministratrici aveva più di 50 anni, a fine 2020 le over 50 sono il 58%.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA
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