Confcommercio parla di un effetto “freezer” sulle prenotazioni delle vacanze
Erano 35 milioni le partenze che i connazionali programmavano, solo un mese fa: 10 milioni per l’Immacolata, 12 per Natale e 13 a Capodanno. Oggi, a poco più di due settimane dal primo evento, di queste prenotazioni ne mancano ancora 11 milioni, mentre le disdette ammontano a 2,5 milioni. A dirlo è una indagine condotta da Confturismo-Confcommercio che parla di un effetto “freezer” dovuto all’aumento dei contagi che sta preoccupando il Vecchio Continente e che sta mettendo a rischio la prossima stagione invernale, vissuta da molti, forse prematuramente, come quella della ripartenza.
Resiste uno “zoccolo duro” del 35,5%, più di 12 milioni di persone, costituito da coloro che comunque non cambiano idea per nessuno dei periodi di vacanza programmati e dichiarano che partiranno comunque. Ma il loro “valore” economico sull’indotto turistico è relativo visto che si tratta nella maggior parte dei casi di vacanze presso familiari o amici, il cui impatto di spesa in servizi turistici veri e propri è comunque ridotto rispetto alla media.
«Prevale l’incertezza, non la paura, e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle Autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività; soprattutto per il popolo dei vaccinati, il più propenso e pronto a partire», ha detto il Presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè.
di: Maria Lucia PANUCCI
LEGGI ANCHE: Regali di Natale, un italiano su 10 compra in anticipo
Ti potrebbe interessare anche: