Il peggior titolo è Tim ma vanno male anche STM ed i titoli del risparmio gestito
Chiude la giornata in negativo Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso sotto la soglia dei 27 mila punti (-1,62% a 26.939 punti) complici i timori per le prossime mosse della Fed dopo la riconferma di Powell per il secondo mandato, insieme all’acuirsi dell’emergenza quarta ondata contagi in Europa. Gli investitori temono che Powell si dimostri più aggressivo nell’affrontare l’inflazione e questo potrebbe già tradursi con la decisione a metà dicembre di un’accelerazione nel ritmo del tapering.
Tra i singoli titoli si segnala -3,83% per Banca Generali, -3,47% per Azimut, -3,33% per Finecobank. Molto male anche Ferrari (-3,78% a 237 euro) con un corposo sell-off dopo i record delle ultime settimane. Tra i peggiori anche STM con oltre -4% in scia alla debolezza del settore tech USA.
Ma il peggior titolo in assoluto è stata però TIM (-4,72% in area 0,43 euro) con Vivendi, socio di punta, che non ha intenzione di vendere la sua quota (guarda qui).
Tra i pochi titoli a schivare le vendite c’è stata anche ENI (+0,42%) grazie alla risalita del petrolio. Bene anche Nexi con +1,52% e Unicredit (+0,62%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / JENNIFER LORENZINI
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