La Malacalza Investimenti chiedeva 482 milioni di risarcimento
Respinta la causa contro l’aumento di capitale del 2019 di Banca Carige, Il Tribunale di Genova ha dichiarato inammissibile la richiesta risarcitoria di Vittorio Malacalza e della Malacalza Investimenti sul riassetto Carige di due anni fa, in cui l’ex primo socio della banca chiedeva 482 milioni di euro di danni al Fondo interbancario italiano, anche con lo Schema volontario, e alla trentina Cassa centrale banca, attuali azionisti di Carige.
Sono state rigettate anche le richieste formulate da 42 piccoli azionisti ordinari coordinati dal socio Franco Corti e dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio Michele Petrera.
I Malacalza oltre ai 482 milioni hanno chiesto anche 875 milioni di euro di danni all’autorità di vigilanza della Bce.
E’ stata quindi accertata la validità e la piena legittimità della delibera di aumento di capitale e dell’operato degli organi della Banca. La pronuncia del Tribunale costituisce un importante elemento di chiarezza in vista dei prossimi impegni strategici e gestionali che attendono il Gruppo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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