
La piattaforma renderà più competitivo l’accesso al Pubblico. Brunetta: “saranno anni di vacche grasse”
La Pubblica Amministrazione recluterà i lavoratori attraverso un nuovo portale. Lo ha annunciato il ministro Brunetta che ha presentato il nuovo piano per un “sistema di fluidificazione, efficientamento e trasparenza“. Il portale nazionale si chiamerà inPA e fornirà al settore pubblico tutte le risorse per favorire il turnover e agevolare i processi di transizione digitale, obiettivi già contenuti nel Pnrr.
La piattaforma nasce in effetti proprio per soddisfare i requisiti imposti dal Piano di resilienza. In base ai fondi vincolati che l’Italia riceverà, nei prossimi anni si dovranno siglare dagli 800mila a 1,3 milioni di contratti a tempo determinato, molti dei quali (circa il 40%) dovranno poi trasformarsi in impegni a tempo indeterminato.
Proprio per dare un impulso a questo processo di ricambio professionale e generazionale e selezionare il personale in base alle specifiche competenze tecniche richieste, il Governo si servirà del portale inPA. Una piattaforma che, grazie alla collaborazione con università, ordini professionali e associazioni, oltre che con LinkedIn, contiene già una banca dati con 5,6 milioni di curriculum. Oltre ai profili già selezionati, il portale conterà naturalmente anche gli utenti registrati spontaneamente tramite Spid, Cie o la carta nazionale dei servizi.
L’obiettivo è quello di far partire il progetto assumendo, entro fine anno, la prima tranche di “professionisti per la semplificazione” a supporto delle amministrazioni territoriali.
Contestualmente, il ministro ha anche annunciato i nuovi contratti per la Pubblica Amministrazione che mirano ad accrescere la competitività del settore rispetto a quello privato (ne abbiamo parlato qui). Brunetta ha presentato il nuovo piano con entusiasmo rilanciando: «saranno anni di vacche grasse dal punto di vista della domanda di posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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