
I consumatori americani muoveranno un giro stimato sui 12,12 miliardi di dollari, mossi dalla paura degli scaffali vuoti
Abbiamo visto qui come il Black friday in Italia abbia avuto un successo discreto, anche se non generalizzato e comunque focalizzato sull’online. Una tendenza che vediamo confermata solo in parte negli Usa, dove il traffico nei negozi fisici è aumentato del 48% rispetto all’anno scorso; un dato da contestualizzare alle restrizioni in vigore un anno fa e che comunque si mantiene ben sotto i livelli pre-pandemici. Non è ancora tempo di conti però: manca infatti all’appello il Cyber Monday, l’equivalente dedicato a tecnologia e hi-tec. E sul tema crescono le preoccupazioni Oltreoceano.
Negli States i consumatori stanno portando avanti una vera e propria corsa all’acquisto. Le motivazioni sono diverse: incide sicuramente il rinnovato spirito di socializzazione e consumo, largamente sopito dalla pandemia. C’è però anche un problema di prezzi alla base: il rincaro delle materie prime e i ritmi rallentati delle catene produttive preoccupano i consumatori che corrono in negozio per paura di trovarsi, nei pressi di Natale, con gli scaffali vuoti.
Anche per questo il Cyber monday sarà un momento cruciale per l’economia statunitense, al netto del dominio imperante di Amazon che prevede un record di vendite in questo lunedì cibernetico. Alcune stime parlano di un aumento delle vendite online atteso del 12,4%, attestandosi sui 12,12 miliardi di dollari. Una cifra doppia rispetto ai volumi di vendite medie stimati durante tutte le feste natalizie.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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