
Non è ancora chiaro se la nuova variante sia più contagiosa della Delta. Il Giappone intanto richiude le frontiere agli stranieri. Le Filippine dicono stop all’apertura delle frontiere ed in Italia si attiva la macchina dei controlli. Il presidente del Sudafrica parla di chiusure ingiustificate
La Gran Bretagna ha convocato per oggi una riunione urgente dei ministri della Salute del G7 per discutere sugli sviluppi della pandemia legati alla variante Omicron.
Tutto il mondo è preoccupato per questa nuova scoperta legata al virus: in pochi giorni dal Sudafrica ha già valicato i confini di diversi continenti, dall’Europa all’Oceania. In attesa dei risultati dei test sugli effetti della variante Omicron sui vaccini, si continuano a raccogliere dati clinici per capire se e fino a che punto la variante sia davvero più pericolosa della Delta, che è ormai dominate. In Sudafrica i primi test sembrano essere rassicuranti, ma non sono sufficienti per abbassare la guardia. E l’allerta proprio nel Vecchio Continente rimane altissima. «Consideriamo la variante in maniera molto seria. Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa delle caratteristiche di questa mutazione – ha affermato il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. – La priorità, innanzitutto, è vaccinarsi e fare la terza dose. La seconda priorità è tenere le mascherine e il distanziamento sociale».
Il Giappone ha fatto sapere che chiuderà i suoi confini a tutti i visitatori stranieri, contro il rischio della variante Omicron del Covid-19. Lo ha annunciato oggi il Governo nipponico, appena tre settimane dopo aver allentato alcune restrizioni per consentire l’ingresso nel Paese a viaggiatori d’affari, studenti e stagisti stranieri. «Vietiamo tutti i nuovi ingressi di cittadini stranieri provenienti da tutto il mondo dal 30 novembre – ha detto ai giornalisti il primo ministro Fumio Kishida. – I giapponesi di ritorno da 9 stati e paesi dell’Africa meridionale in cui sono state identificate infezioni con la nuova variante dovranno sottoporsi a rigorose misure di isolamento basate sul rischio».
Il Governo delle Filippine ha sospeso il piano che prevedeva la riapertura delle frontiere ai turisti completamente vaccinati in modo da impedire l’introduzione della variante Omicron del coronavirus nel Paese. Allo stesso tempo, le autorità hanno annunciato una nuova campagna di vaccinazione di tre giorni per accelerare il programma di immunizzazioni nazionale. La settimana scorsa, nel tentativo di rilanciare un’economia gravemente colpita dalla pandemia, il Governo aveva reso noto che dal primo dicembre avrebbe riaperto le frontiere ai cittadini pianamente vaccinati di molti Paesi.
In Italia la macchina dei controlli sulla variante sudafricana, dopo il primo caso nazionale, si è già attivata con centinaia di sequenziamenti dei test e monitoraggio dei passeggeri che arrivano agli aeroporti. Ad ammettere che “la fase epidemica non è semplice” è lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale “questa nuova variante è un’ulteriore sfida per tutti i Paesi del mondo, c’è un massimo livello di attenzione e serve cautela e tutte le scelte, comprese quelle sui voli, vanno in questa direzione“. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, non esclude altre strette: «c’è una grande allerta, dobbiamo utilizzare tutte le misure che servono per evitare di chiudere l’Italia, quindi ben vengano le chiusure verso l’estero», sottolinea.
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa si è detto “profondamente deluso” per la decisione “ingiustificata” di chiudere le frontiere ai viaggiatori provenienti dal suo paese e da altri stati della regione a causa della variante Omicron del Coronavirus e ha chiesto la revoca urgente dei divieti imposti. «L’unica cosa che i divieti provocheranno è un ulteriore danno alle economie dei paesi coinvolti che minerà la loro capacità di rispondere alla pandemia», ha spiegato.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: Ahmad GHARABLI / AFP
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