Tra gennaio e ottobre le denunce per infortunio sono state 448.110, +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, 1.017 delle quali con esito mortale (-1,8%)
Crescono gli infortuni ma i casi mortali sono in calo. E’ la sintesi del report dell’Inail sui primi 10 mesi dell’anno. In particolare le denunce di infortunio sul lavoro tra gennaio e ottobre sono state 448.110, il +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, 1.017 delle quali con esito mortale (-1,8%).
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 3,7% nella gestione Industria e servizi (dai 365.837 casi del 2020 ai 379.405 del 2021), dell’1,4% in Agricoltura (da 22.444 a 22.766) e del 38,3% nel Conto Stato (da 33.216 a 45.939). Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi tranne in quelli dell’amministrazione pubblica (-9,1%) e, soprattutto, della sanità e assistenza sociale.
Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce soltanto nel Nord-Ovest (-3,6%), al contrario del Nord-Est (+11,9%), delle Isole (+11,8%), del Centro (+10,6%) e del Sud (+9,0%). L’analisi per età mostra incrementi tra gli under 40 (+16,5%) e per i 55-69enni (+1,7%) e decrementi, in particolare, per la classe 40-54 anni (-1,2%).
Per quanto riguarda le morti sul lavoro emerge un aumento nel Sud (da 209 a 271 casi mortali), nel Nord-Est (da 207 a 226) e nel Centro (da 183 a 196). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest (da 363 a 254) e nelle Isole (da 74 a 70). Il decremento rilevato nel confronto tra i primi 10 mesi del 2020 e del 2021 è legato sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 112 a 95 (-15,2%), sia a quella maschile, che è passata da 924 a 922 casi (-0,2%). Il calo riguarda le denunce dei lavoratori italiani (da 876 a 861) e comunitari (da 50 a 38), mentre quelle dei lavoratori extracomunitari passano da 110 a 118.
Dall’analisi per età emergono incrementi per gli under 20 (+4 casi), e per le classi 25-34 anni (+9) e 40-49 anni (+56), e decrementi in quelle 35-39 anni (-6) e over 50 (-82 decessi, da 700 a 618). Stazionaria la classe 20-24 anni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO
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