Non sarà più necessario dimostrare le spese della propria precompilata
Dopo l’accordo sulle aliquote, passate da cinque a quattro (lo abbiamo spiegato qui), il decreto fiscale in discussione in questi giorni al Senato prosegue verso l’obiettivo della semplificazione e lo fa anche grazie all’ultimo emendamento approvato che rimuove l’obbligo per il contribuente di conservare scontrini e ricevute fiscali per ricevere le agevolazioni fiscali. Nello specifico, sia che si presenti la dichiarazione precompilata con il modello fai da te, sia che si modifichi manualmente il 730, d’ora in poi l’Agenzia delle entrate sfrutterà i dati già in suo possesso per avere accesso alle detrazioni.
Dopotutto si trattava di “documentare ciò che l’Agenzia delle entrate già sa” come ha spiegato la sottosegretaria al Mef di LeU Maria Cecilia Guerra, che ha definito l’emendamento un “primo passo importante di semplificazione“.
In passato ogni volta che si intendeva aggiungere una voce al proprio modello precompilato era infatti necessario conservare con estrema cura scontrini e ricevute; l’esempio più classico è quello delle medicine o delle visite specialistiche, per le quali il contribuente doveva fornire una ricevuta di pagamento ai fini della detrazione; questo anche se l’Agenzia, attraverso i dati che riceve da farmacie e medici specialistici, era già in possesso di queste informazioni.
A partire dalla prossima dichiarazione queste informazioni saranno trasmesse in automatico e non sarà più necessario dimostrare le voci già presenti in precompilata. «Il prossimo passo – rilancia Guerra – sarà di estendere questa semplificazione anche ai contribuenti che si avvalgono di un Caaf».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ WEB
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