E’ focalizzata su malattie oncologiche rare e di nicchia e contribuirà nel 2023 nel bilancio di Recordati con ricavi per oltre 150 milioni e un ebitda di 50 milioni
Acquisizioni in vista nel settore farmaceutico. Recordati rileva la “collega” inglese Eusa Pharma, specializzata nelle malattie rare e oncologiche di nicchia e controllata da fondi gestiti da EW Healthcare Partners. Il costo dell’operazione è di 750 milioni di euro che Recordati finanzierà tramite liquidità in cassa e grazie a un finanziamento ponte interamente sottoscritto da JP Morgan e Mediobanca.
«L’operazione – si legge nel comunicato – fornirà a Recordati un portafoglio di prodotti farmaceutici per le malattie rare che si prevede contribuirà nel 2023 con ricavi pari ad oltre 150 milioni e un Ebitda pari a circa 50 milioni. Nel 2022-2023 i costi non ricorrenti, derivanti dal trasferimento di tecnologie produttive e dalle spese relative all’acquisizione e all’integrazione, sono stimati a circa 35 milioni (cifra soggetta ai tempi di chiusura dell’operazione). Si prevede che il portafoglio prodotti di Eusa raggiunga un picco di vendite totali annue di circa 250 milioni, compresa la potenziale approvazione di Qarziba negli Stati Uniti, con margine Ebitda in linea con l’attuale redditività media del segmento delle malattie rare».
Eusa Pharma è stata fondata nel marzo 2015 ed è cresciuta rapidamente diventando una primaria società farmaceutica con un portafoglio di quattro prodotti nel segmento delle malattie oncologiche rare e di nicchia con circa 130 milioni di ricavi netti nei 12 mesi precedenti il 30 giugno 2021 e indebitamento netto, alla stessa data, pari a circa 26 milioni.
«L’acquisizione di Eusa Pharma rappresenta un’eccellente opportunità per espandere e rafforzare il nostro portafoglio con prodotti ad alto potenziale di crescita in un’area terapeutica nuova e poco servita, quella delle malattie oncologiche rare e di nicchia, fornendo una piattaforma per una possibile futura espansione in queste aree – ha detto il presidente Andrea Recordati. – L’operazione è un ulteriore passo avanti nella realizzazione della nostra strategia per incrementare la presenza nel segmento delle malattie rare e fornire trattamenti innovativi che rispondano a gravi bisogni medici non soddisfatti».
Il closing è soggetto alle autorizzazioni regolamentari e si prevede avvenga nella prima metà del 2022.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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