Il settore, in mostra alla fiera romana “Più libri più liberi”, ha registrato vendite per 612,4 milioni di euro
C’è ottimismo nell’aria per il settore dell’editoria. A sostenerlo sono i dati emersi durante l’inaugurazione della 20esima edizione di Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria alla Nuvola dell’Eur di Roma organizzata dall’Associazione Italiana Editori-Aie e aperta fino all’8 dicembre. Fra tutti, la crescita di media e piccola editoria in Italia che oggi soddisfa il 45% del mercato.
I dati della ricerca La media e piccola editoria presentata per l’occasione ci dicono che piccoli e medi editori crescono del +25%, +3 punti rispetto alla media della grande distribuzione. Le aziende prese in esame sono case con un portfolio misto di romanzi e saggistica che non oltrepassano i 25 milioni di euro annui a prezzo di copertina: un bacino di quasi 7mila editori che rispetto al 2020 crescono del 17%. Complessivamente, le case editrici analizzate nel report hanno registrato 612,4 milioni di euro di vendite.
Conferma il suo ottimismo anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha parlato di una “crescita importante delle vendite, dei lettori“; un’occasione per rivendicare le iniziative governative intraprese in merito, dall’App18 (da quest’anno permanente) ai fondi di emergenza per le librerie, con uno stanziamento totale di 60 milioni di euro.
Franceschini si è detto convinto che si tratti di “numeri strutturali e non una bolla legata all’emergenza“, frutto anche dell’esperienza pandemica che strappandoci dalla frenesia esterna ha riportato l’attenzione degli italiani sul piacere di assaporare un libro pagina dopo pagina: “la lentezza ha riavvicinato alla lettura“.
La Fiera è stata anche occasione per far emergere alcuni problemi contingenti del settore, come il costo della carta diventato “esorbitante” come ha evidenziato il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles. «Ho insistito molto inizialmente con una misura di 90 milioni e adesso anche in manovra, che spero sia approvata, con 120 milioni di credito di imposta sulla carta» ha affermato Moles, augurandosi che “ci possano essere iniziative anche per la media e piccola editoria“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ UFFICIO STAMPA – MUSACCHIO, IANNIELLO & PASQUALINI