
E’ stato un ex manager della divisione qualità di Toyota a denunciare i rischi che la società guidata da Elon Musk avrebbe nascosto a clienti e investitori
Tesla finisce nuovamente nel mirino della Sec perché non sarebbe stata sufficientemente trasparente con i suoi azionisti e i clienti sui rischi di incendio associati a presunti difetti dei suoi pannelli solari usati per impianti fotovoltaici e tetti, e questo per diversi anni.
La SEC ha rivelato di stare indagando sulla casa automobilistica di auto elettriche in risposta a una richiesta del Freedom of Information Act di Steven Henkes, un ex manager di Tesla, che ha presentato una denuncia sui sistemi solari nel 2019 e ha chiesto all’agenzia informazioni sul rapporto.
Nella denuncia alla SEC, Henkes ha affermato che Tesla e SolarCity, acquisita per 2,6 miliardi di dollari nel 2016, non hanno rivelato la propria “responsabilità ed esposizione a danni alla proprietà, rischio di lesioni agli utenti, incendio agli azionisti” prima e dopo l’acquisizione. Secondo il reclamo, inoltre, Tesla non ha informato i propri clienti che connettori elettrici difettosi potrebbero causare incendi.
Tesla aveva detto ai consumatori che era necessario eseguire la manutenzione sul sistema di pannelli solari per evitare un guasto che avrebbe potuto spegnere il sistema. Ma non ha avvertito sui rischi di incendio né ha segnalato i problemi alle autorità di regolamentazione, secondo quanto ha affermato Henkes.
Henkes, un ex manager della divisione qualità di Toyota Motor, è stato licenziato da Tesla nell’agosto 2020 e ha fatto causa alla società sostenendo che il licenziamento era una rappresaglia per aver sollevato problemi di sicurezza.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JOHN G. MABANGLO
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