Manca solo l’okay del Consiglio Ue affinché anche l’Italia recepisca la norma
La fattura elettronica potrebbe presto diventare obbligatoria anche per le partite Iva forfettarie. Lo stabilisce una norma europea che ha già ricevuto il via libera dei comitati tecnici e a cui manca solo l’okay del Consiglio perché venga recepita anche in Italia.
L’obiettivo è stringere sull’evasione fiscale.
L’Italia, in linea con quanto promesso a Bruxelles con il Pnrr, dovrebbe mettere a punto in breve tempo un rapporto sull’omessa fatturazione e sulle misure da intraprendere per combattere i furbetti del fisco.
L’Esecutivo intende colpire il contrasto di interessi tra chi non fattura e i consumatori finali in modo da rendere conveniente chiedere la ricevuta fiscale, la fattura o lo scontrino.
Fino a oggi con la fatturazione elettronica sono stati recuperati falsi crediti Iva per 945 milioni di euro e sono stati individuati soggetti coinvolti in meccanismi di frode comunitaria messi in atto fra gli ultimi mesi del 2019 e il 2020, sulla base di flussi di fatturazione per operazioni inesistentiì per un importo di circa un miliardo di euro.
L’Italia ha messo a disposizione gratuitamente varie soluzioni per la preparazione e il trasferimento delle fatture elettroniche in modo che per le partite Iva che fatturano meno non ci sia un aggravio dei costi troppo pronunciato.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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