
Rispetto al terzo trimestre 2020, l’aumento dell’occupazione interessa i dipendenti a tempo indeterminato e soprattutto quelli a termine. Prosegue la riduzione del ricorso alla cassa integrazione
Arrivano buone notizie sul fronte lavoro italiano. In un anno si registrano oltre 505 mila occupati in più, +121 mila nel terzo trimestre 2021. Lo sottolinea l’Istat secondo cui rispetto al terzo trimestre 2020 l’aumento dell’occupazione interessa i dipendenti a tempo indeterminato (+228 mila, +1,5%) e, soprattutto, quelli a termine (+357 mila, +13,1%).
Nel terzo trimestre dell’anno l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al terzo trimestre 2020. Il Pil è aumentato del 2,6% in termini congiunturali e del 3,9% in termini tendenziali.
Per il decimo trimestre consecutivo si registra il calo degli indipendenti (-80 mila, -1,6%).
Prosegue la riduzione del ricorso alla cassa integrazione che si attesta a 40,1 ore ogni mille ore lavorate. Il tasso dei posti vacanti aumenta di 0,2 punti percentuali su base congiunturale e di 0,9 su base annua. Il costo del lavoro per unità di lavoro registra una lieve crescita in termini congiunturali, pari allo 0,1%, per effetto dell’aumento delle retribuzioni, pari a 0,2%, e del calo degli oneri sociali di 0,2%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FRANCO SILVI
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