Il provvedimento indirizza 2,2 miliardi di risorse dal Pnrr per i prosumer
Entrerà in vigore il 15 dicembre il decreto legislativo RED II che, in attuazione alla direttiva comunitaria sulle rinnovabili, promuoverà l’uso dell’energia e delle fonti rinnovabili anche attraverso una serie di investimenti. L’intento generico di questo provvedimento legislativo è quello di sostenere un mercato dell’autoproduzione di energia.
La strada era già stata tracciata con una serie di sperimentazioni partite grazie al decreto Milleproroghe del 2019. Oggi si vuole investire ancora di più nei prosumer, ossia nei soggetti in grado di produrre l’energia che consumano, attraverso due strumenti essenziali: la semplificazione burocratica e l’investimento di risorse mediante finanziamenti a tasso zero.
In merito agli investimenti finanziari, il decreto legislativo prevede infatti di dirottare 2,2 miliardi dalle risorse del Pnrr nel sostegno a comunità energetiche rinnovabili, le cosiddette Cer, e le strutture collettive di autoproduzione.
Nello specifico, una delle principali rivoluzioni di questo decreto amplia i confini delle Cer; se prima per autoprodurre era necessario rispettare precisi criteri di ampiezza dell’area, oggi anche i piccoli Comuni fino a cinquemila abitanti avranno accesso agli incentivi. L’obiettivo finale del decreto è infatti quello di installare in tutto il territorio impianti di produzione per circa duemila megawatt di nuova capacità di generazione elettrica.
Questi investimenti, secondo le stime, porteranno alla produzione di circa 2.500 gigawattora annui. Un bacino energetico cui corrispondono 1,5 milioni di tonnellate di gas serra emesse in meno. Per ora, si attendono i decreti attuativi che fisseranno i termini per la concessione dei finanziamenti, in uscita a febbraio 2022.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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