L’usato è uno dei trend portanti del fashion, sempre più supportato da piattaforme ed ecommerce
Parlando dei trend che guideranno gli investimenti nel 2022 avevamo accennato al ritorno in auge del vintage (se ne parlava qui). Con la spinta natalizia ai costumi è cominciata anche la caccia all’usato: antiquariato, oggetti originali e second hand ormai non sono più escamotage per risparmiare, ma un must da sfoggiare.
Il discorso è particolarmente vero nel settore della moda, dove la tendenza è in crescita da tempo: Subito.it già nel 2020 aveva registrato 23,5 milioni di acquisti di seconda mano; +18% rispetto al 2019. Nello specifico, nel motore di ricerca del sito di oggetti vintage e usato le parole più cercate sono state, in ordine decrescente, Rolex, orologi, Gucci. Seguono, nella ricerca stilata da BVA-Doxa, Louis Vuitton, Omega, scarpe, borse, Stone Island, Seiko e Fendi: una classifica, insomma, dominata dagli accessori e in particolare dagli orologi.
In questi modelli di scambio si incrociano due istanze diverse ma compatibili: da un lato la ricerca di un oggetto di stile originale e unico; dall’altro, il supporto di un consumo sostenibile. A tal proposito, sono soprattutto gli under 35 a ricercare il second hand per rispettare l’ambiente (93%); una scelta che per il 92% degli intervistati è “intelligente” proprio perché permette di far combaciare acquisti di prodotti di alta gamma (per il 30%) e azioni sostenibili.
A supporto della ricerca di rarità e dei grandi marchi storici fioccano poi sempre nuove app e piattaforme, parallelamente ai progetti di grandi firme e maison. Fra le novità più in voga c’è Wallapop, in Italia da settembre 2021, in cui mettere in vendita o comprare oggetti di seconda mano di ogni tipo e categoria.
Dello stesso stampo Vinted (3,5 milioni di utenti solo in Italia), ma anche Deesup, armadioverde, greenchic e Farfetch. Anche piattaforme già affermate di ecommerce hanno aperto sezioni dedicate al second hand, fra tutti Zalando e About You.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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