Previsto un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile
Il Governo Draghi sta spingendo l’acceleratore sulla mobilità elettrica, punto fondamentale del piano per la transizione ecologica, e lo fa anche tramite il bonus per le colonnine di ricarica delle auto.
Si tratta di un bonus in conto capitale che può raggiungere al massimo il 40% delle spese ammissibili ed è gestito da Invitalia.
I beneficiari sono sia persone fisiche che svolgono attività d’impresa, arti e professioni, sia i soggetti Ires, le società, gli enti pubblici e privati e trust che hanno come oggetto principale l’esercizio di attività commerciale.
Ogni richiedente può presentare una sola domanda ma deve rispettare determinati requisiti: le imprese devono avere sede in Italia, essere regolarmente iscritte al registro per le imprese, con iscrizione Inps e Inail e posizione contributiva regolare e non devono aver chiesto altri contributi pubblici per le spese oggetto del contributo del Mite.
Sono escluse anche tutte quelle realtà che sono sottoposte a procedure concorsuali o equivalenti, sanzioni interdittive oppure che non sono in regola con la restituzione di somme dovute per revoca di agevolazioni.
Per quanto riguarda le persone fisiche, i criteri sono i seguenti: devono essere in regola con gli adempimenti fiscali previsti a loro carico, così come con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali ed eventuali restituzioni di somme dovute per revoca di agevolazioni. Inoltre, devono avere un volume d’affari non inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica per cui viene richiesto il contributo, come risultante dell’ultima dichiarazione Iva trasmessa all’Agenzia.
Le spese ammesse sono quelle soggette a fatturazione elettronica: le risorse impiegate per l’acquisto e la messa in opera delle infrastrutture di ricarica, compresa l’installazione di colonnine, impianti elettrici, opere edili correlate e strettamente necessarie e impianti di monitoraggio.
Si può fare domanda al Mite allegando le descrizioni degli investimenti in abbinamento alla segnalazione dei risultati attesi e alla dichiarazione Iva. Dopodiché il Mite ha 120 giorni per procedere all’erogazione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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