La giornata di oggi sarà scandita dalla pubblicazione dei Pmi e dalle decisioni delle banche centrali
Le Borse europee aprono in deciso rialzo. Nei primi minuti di contrattazione l’indice inglese Ftse 100 sale dell’1,16%, mentre il Dax di Francoforte segna un +1,5% e il Cac40 di Parigi mostra una crescita dell’1,52%.
Avvio sprint anche per Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib segna +1,19% a 26.984 punti dopo aver aperto oltre quota 27 mila. In prima fila oggi STM con +2,7%, seguita da Stellantis (+2,4% a 16,7 euro). Tra le banche Unicredit torna a salire (+1,2% a 13,30 euro). Segno meno invece per Telecom Italia (-1,6% a 0,436 euro).
Oggi gli investitori attendono le decisioni di politica monetaria della Bce che faranno seguito alle indicazioni comunicate ieri dalla Fed americana (guarda qui). Si prevede che l’istituto con sede a Francoforte lasci i tassi d’interesse invariati, con saggio di riferimento allo 0% e tasso sui depositi al -0,5%. A seguire, occhi puntati sulle comunicazioni della numero uno della banca, Christine Lagarde.
Il petrolio rialza fortemente la testa in entrambi i listini di riferimento: il Wti scambia sui 71,8 dollari al barile, il Brent è in quota 74,8. In rafforzamento anche l’oro, sopra i 1.785 dollari l’oncia. Stabile il bitcoin ancora sotto i 49.000. Euro in rafforzamento sul biglietto verde al cross di 1,1297. In assenza di nuove emissioni da parte del Mef lo spread Btp-Bund riparte da 127 punti base. T-Bond decennale all’1,451%.
La giornata di oggi sarà scandita dalla pubblicazione dei Pmi e dalle decisioni delle banche centrali. In giornata sono attesi i Pmi servizi e manifattura della zona euro e del Regno Unito. Per gli istituti centrali si attendono le decisioni della Norveglia, della Svizzera e della Turchia. Alle 13 arriveranno invece gli annunci della BoE e alle 13:45 quelli della Bce.
L’agenda macro Usa prevede nel pomeriggio numerosi dati, tra cui le nuove richieste sussidi disoccupazione, le nuove costruzioni abitative e i permessi edilizi ma anche il Philly Fed. In uscita anche la produzione industriale, il Pmi manifatturiero e servizi e infine l’indice manifatturiero Fed Kansas City.
di: Maria Lucia PANUCCI
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