Obiettivo dell’uscita del CEO dal Cda è accelerare sulla proposta di Kkr: sul piatto 40 miliardi
É di 6,9 milioni di euro l’accordo raggiunto da Luigi Gubitosi per lasciare il Cda di Tim (ne abbiamo parlato qui).
Come già anticipato, dunque, l’ormai ex CEO, privo della fiducia del primo azionista Vivendi, ha rinunciato a qualsiasi pretesa nei confronti della società e alla buona uscita, andandosene con “solo” la liquidazione.
L’obiettivo è accelerare una decisione in merito alla proposta di Kkr, il fondo americano pronto a mettere sul tavolo quasi 40 miliardi tra offerta d’acquisto e investimenti di sviluppo futuri.
Per qualsiasi novità, tra cui la nomina di Pietro Labriola a nuovo amministratore delegato, tuttavia, bisognerà aspettare il prossimo Cda, che non si esclude possa svolgersi a breve.
Come rende, infatti, noto una comunicazione di Tim, il Cda e il Comitato istituito ad hoc si impegnano a procedere con il fondo americano “in maniera tempestiva ed esauriente“. «Al momento sono in corso una valutazione dettagliata della manifestazione di interesse e un’analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr. Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili» – si legge.
Nel frattempo gli advisor, Goldman Sachs e Lion Tree per Tim e Jp Morgan e Morgan Stanley per Kkr, sono a lavoro.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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