
Il taglio delle trattenute relative ai contributi previdenziali lascerà più soldi nei cedolini degli italiani
La legge di Bilancio 2022 ha dedicato un consistente sforzo finanziario a sostegno delle buste paga. È così che a partire da gennaio molti lavoratori dipendenti vedranno aumentato il loro cedolino mensile, grazie sostanzialmente a una tipologia di intervento: il taglio delle trattenute fisse relative ai contributi previdenziali. Questa riduzione non avrà effetti sulla pensione, poiché sarà proprio il Governo a compensare il taglio.
Si tratta nello specifico di un taglio dello 0,8% delle trattenute che è stato già stanziato per tutto il 2022. Ma chi avrà diritto a questo aumento in busta paga? La misura è rivolta ai dipendenti di pubblico e privato con reddito da lavoro inferiore a 35mila euro. In altre parole, ha accesso al taglio delle trattenute chi attualmente abbia una retribuzione imponibile mensile pari o inferiore a 2.692 euro (per 13 mensilità).
Dovrebbero essere inclusi in questo discorso anche i collaboratori parasubordinati (i co.co.co di terzo genere). Sono invece esclusi dall’agevolazione i collaboratori domestici. Volendo fare una simulazione, una persona che guadagna in media 20mila euro l’anno risparmierà, in 12 mesi, circa 135 euro di contributi.
Non solo contributi previdenziali: le buste paga subiranno un cambiamento in positivo anche con la rimodulazione delle aliquote dell’Irpef. Gli effetti benefici di questo taglio, però, saranno evidenti a partire da marzo 2022, quando sarà possibile riscontrare sul proprio cedolino i primi aumenti: abbiamo approfondito qui la questione.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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