Gas agli sgoccioli e gelo in arrivo. Il peggio è previsto a Capodanno
Nonostante i rincari che hanno riguardato i prodotti energetici nelle ultime settimane, consumi ed emissioni in Italia hanno continuato a crescere. Secondo l’analisi trimestrale dell’Enea, nel terzo trimestre la domanda di energia ha registrato un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un aumento di emissioni di CO2 (+4% circa) a causa del maggiore utilizzo di fonti fossili, soprattutto petrolio (+8%) e carbone (+25%).
Ma il problema si fa acuto ora a Natale quando è prevista un’ondata di gelo e l’Europa è chiamata ad affrontare il grande problema della scarsità di energia mentre aumenta la domanda e i prezzi del gas salgono. Le previsioni metereologiche stimano che le temperature scenderanno sotto gli zero gradi Celsius in diverse capitali europee questa settimana, mettendo a dura prova le reti elettriche già alle prese con basse velocità del vento e gravi interruzioni nucleari in Francia. A peggiorare le cose ci pensa la Russia che intende mantenere limitati i flussi di gas naturale attraverso un’importante via di transito verso la Germania dopo aver bloccato le forniture durante il fine settimana. Tutto ciò si ripercuote sui prezzi dell’energia che sono andati fuori controllo quest’anno, con un’impennata del 600% dei prezzi del gas in Europa.
Ed il peggio è previsto per Capodanno. Al ritmo attuale le scorte di gas naturale potrebbero scendere al di sotto del 50% della capacità totale, un livello estremamente basso considerato che la maggior parte dell’inverno è ancora davanti a noi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GUIDO MONTANI
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