
Attesi due dati italiani pubblicati dall’Istat: il fatturato industriale e i prezzi alla produzione. Per la zona euro si guarda invece alla fiducia dei consumatori
Rimbalzo per le Borse europee dopo un inizio di settimana negativo per via delle preoccupazioni per la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus e per le restrizioni sanitarie messe in atto per contenere i contagi. Nei primi minuti di contrattazione l’indice inglese Ftse 100 sale dello 0,95%, mentre il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi avanzano rispettivamente dello 0,9% e dello 0,98%.
Anche Piazza Affari apre bene. Il Ftse Mib segna in avvio quasi +1% in area 26.425 punti. Tra le big bene ENI (+1,71% a 12,04 euro) con le quotazioni del petrolio in risalita dopo il tonfo di lunedì. Circa +1% per Unicredit tra le banche. Spicca il balzo di STM (+1,8% a 42,11 euro) che cavalca l’effetto Micron Technology. Il big Usa dei chip ieri sera ha annunciato che si attende che le vendite saranno pari a circa 7,5 miliardi di dollari nel trimestre che si concluderà a febbraio, un dato superiore ai 7,32 miliardi del consensus Bloomberg. Al netto delle poste non ricorrenti, i profitti sono attesi a quota 1,95 dollari per azione contro 1,86 dollari indicati dagli analisti. Moderato rialzo per Leonardo (+0,4%) che ha sottoscritto una linea di credito term loan ESG-linked per 600 mln di euro. Unico moderato segno meno per Diasorin (-0,22%).
Secondo gli ultimi sviluppi Omicron è ormai largamente maggioritaria negli Stati Uniti, dove il presidente americano Joe Biden dovrebbe pronunciare oggi un discorso, mentre in Germania il nuovo cancelliere Olaf Scholz annuncerà nuove restrizioni, ma senza lockdown.
Anche i future di Wall Street sono in recupero anch’essi (Dow Jones+0,73%, S&P +0,81% e Nasdaq +1,14%) dopo la seduta in rosso di ieri. Intanto anche in Asia domina il sentiment positivo e l’area è tutta in ripresa grazie al rialzo dei semiconduttori sostenuti dai conti trimestrali sopra le attese di Micron (Nikkei +2,08%, Shanghai +0,77% e Hong Kong +0,83%,).
Nel valutario, l’euro/dollaro è sceso sotto 1,13 a 1,128 (+0,01%), il dollaro/yen scambia a 113,73 (+0,14%) e il cross tra sterlina e dollaro tratta a 1,322 (+0,08%). Il Bitcoin rimane sotto ai 48.546 dollari e sale del 3,41%. Tra le commodities il petrolio è in rialzo. Il Wti sale dell’1,3% a 69,48 dollari al barile e il Brent fa +0,92% a 72,18 dollari al barile. L’oro scende dello 0,21% tornando sotto i 1.800 dollari l’oncia a 1.790 dollari.
Tra gli appuntamenti di giornata, si attendono due dati italiani pubblicati dall’Istat: il fatturato industriale e i prezzi alla produzione. Per la zona euro si guarda invece alla fiducia dei consumatori.
di: Maria Lucia PANUCCI
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