
Il testo è al vaglio del Senato dopo gli emendamenti approvati in commissione Bilancio. Il 28 dicembre avrà inizio la discussione generale in Aula alla Camera
La Manovra “espansiva” di bilancio per il 2022 da oltre 30 miliardi di euro, la prima del Governo Draghi, sta per raggiungere il traguardo. Con il via libera della commissione Bilancio del Senato agli emendamenti, il provvedimento è approdato nell’Aula di Palazzo Madama dove si sta svolgendo la discussione generale. Il voto è previsto per il 24 dicembre, mentre l’esame in commissione Bilancio a Montecitorio si svolgerà tra il 27 e il 28 dicembre. Nel primo pomeriggio del 28 dicembre avrà invece inizio la discussione generale in Aula alla Camera.
Ecco le misure approvate. Tra quelle principali e più attese c’è il via libera al Superbonus del 110% senza alcun tetto Isee. La commissione Bilancio del Senato ha votato l’emendamento alla legge di bilancio che modifica la norma eliminando il vincolo dei 25.000 euro di reddito per le villette unifamiliari. La battaglia è stata portata avanti da tutta la maggioranza che è riuscita ad ottenere il via libera del governo alla cancellazione del paletto per accedere al credito d’imposta al 110%.
Prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotta un’agevolazione per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. Vengono ricomprese le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro.
Prorogato fino al 2025 il Superbonus 110% per gli interventi nei comuni colpiti da eventi sismici. La detrazione del 110% viene estesa alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Il termine per il pagamento delle cartelle notificate nel primo trimestre del 2022 è prolungato da 60 a 180 giorni. Come si legge nella relazione tecnica, l’intervento non determina oneri per la finanza pubblica perché “a pari del termine ordinariamente previsto di 60 giorni dalla notifica, il nuovo termine di 180 giorni ricade comunque nell’anno 2022”.
Cambia il sistema del prelievo fiscale. Le aliquote passano da cinque a quattro e saranno al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, al 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro.
Per i redditi fino a 15 mila euro resta il bonus Irpef (ex bonus Renzi) da 100 euro, che rimane, in parte, anche per i redditi fino a 28 mila euro per evitare che qualcuno lo perda con il mix tra nuova Irpef, detrazioni e assorbimento del bonus.
L’addio all’Irap riguarderà 835 mila autonomi e professionisti con partita Iva, pari al 41,2% della platea complessiva (due milioni circa), e avrà un costo stimato di poco più di un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023
Stop all’iva per il terzo settore fino al 2024. La norma è contenuta in un emendamento alla legge di bilancio riformulato e blocca gli effetti del decreto legge fiscale per due anni. Dal primo gennaio del 2022, secondo quanto prevede il dl, gli enti non profit che non svolgono attività commerciale avrebbero dovuto aprire la partita Iva. Con la proposta di modifica si rinvia l’entrata in vigore della norma fino al 2024.
Via libera all’innalzamento del tetto di spesa detraibile del bonus mobili da 5.000 a 10.000 euro.
Con la Manovra arriva lo stop al pagamento della cosiddetta “tassa sui tavolini” per i primi tre mesi del 2022: è stato infatti approvato dalla commissione Bilancio del Senato l’emendamento riformulato, su cui hanno trovato un’intesa maggioranza e governo. Si tratta dell’azzeramento nel primo trimestre del Cup (canone unico patrimoniale, vale a dire l’ex Tosap/Cosap) e vale anche per i commercianti ambulanti.
Arrivano 1,8 miliardi di euro per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico e del gas naturale e rafforzamento del bonus sociale e del gas. Le bollette potranno anche essere pagate in 10 rate dalle famiglie in difficoltà. Le risorse aggiuntive si vanno a sommare ai 2 miliardi già previsti dalla manovra, per un budget totale che sale a 3,8 miliardi di euro.
Via libera alle norme antidelocalizzazioni delle imprese per i datori di lavoro con almeno 250 dipendenti. Per la chiusura delle sedi con minimo 50 licenziamenti, i datori dovranno fare comunicazione per iscritto almeno 90 giorni prima ai sindacati, alle Regioni, ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e all’Anpal.
Via libera allo sgravio contributivo al 100% a favore delle microimprese per i contratti di apprendistato di primo livello per i giovani under 25. Contro i falsi stage e tirocini la maggioranza ha deciso di alzare le multe, fino a 6 mila euro, per chi non paga l’indennità prevista per i tirocinanti.
Gli operai edili ma anche i ceramisti potranno anticipare l’uscita dal lavoro tramite Ape Sociale, con la soglia dei contributi che scende da 36 a 32 anni. Resta a 63 anni il requisito dell’età.
Arriva un sostegno economico in favore dei lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale. Viene istituito, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro, un fondo di 60 milioni di euro (30 milioni per il 2022 e 30 per il 2023).
Viene rifinanziato il fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. La cifra stanziata è di 27 milioni di euro. Viene istituito un Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Caterina Bini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, precisa su Twitter che il fondo, istituito presso il Ministero della Salute, avrà una “dotazione di 25 milioni per il biennio 2022/23”.
Incrementate di cinque milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità, il cosiddetto “reddito di libertà”. Arrivano tre milioni per il fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere.
In arrivo anche altri 180 milioni per la scuola. 100 milioni serviranno per la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid. Salirà a 300 milioni di euro per il 2022 il Fondo per la valorizzazione del personale docente, con lo stanziamento di ulteriori 60 milioni. Assegnati poi altri 20 milioni di euro alle scuole dell’infanzia paritarie.
Arriva anche un fondo da 150 milioni per il 2022 per sostenere gli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, colpiti dalla pandemia
Scatta il divieto di allevamento, riproduzione in cattività e uccisione di visoni, volpi, procioni, cincillà e animali di qualsiasi specie utilizzati per ricavarne pelliccia. La misura consente in deroga agli allevamenti di mantenere gli animali già presenti nelle strutture non oltre il 30 giugno 2022. Sono stanziati tre milioni di euro per il 2022 per indennizzare gli allevamenti.
Riscritta la disciplina del Patent box contenuta nel decreto fiscale. L’incentivo passerà dal 90% al 110% e sarà limitato solo ai brevetti o ai beni giuridicamente tutelati. Inoltre, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo.
Arriva un fondo di solidarietà, con una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, in favore dei proprietari di immobili occupati abusivamente
Arrivano 50 milioni di euro per gli interventi di competenza del Commissario straordinario all’emergenza Covid per il 2022. Altri 40 milioni serviranno a far fronte ai danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e dalle attività economiche e produttive a seguito dei gravi incendi boschivi e urbani della scorsa estate nelle regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia. Arrivano soldi anche per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. È autorizzata una spesa complessiva di 60.000 euro dal 2022 da ripartire tra le due Camere. Per il Giubileo sono stanziati circa 1,5 miliardi di euro complessivi, viene istituita la società Giubileo 2025 controllata dal Mef e nominato un commissario straordinario per la preparazione dell’evento.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / FABIO FRUSTACI
Ti potrebbe interessare anche: