La misura consiste in uno sconto e sarà distribuita in base alla fascia anagrafica di appartenenza o alla condizione reddituale
Come è già successo con lo switch del 2012, a partire dal primo gennaio 2023 tutta l’Italia si dovrà riconvertire allo standard di trasmissione televisivo digitale DVB-T2, cambiando il vecchio decoder con un dispositivo aggiornato. Per facilitare questa transizione, il Governo ha deciso di rifinanziare un incentivo all’acquisto di decoder, già sperimentato e indirizzato alle fasce più economicamente deboli.
A tale scopo il Parlamento ha approvato in Manovra lo stanziamento di 68 milioni di euro. Come verranno distribuiti? Il bonus consisterà in uno sconto applicato direttamente dal venditore sul prezzo finale del decoder, comprensivo di Iva, ed avrà un valore massimo di 30 euro.
Come abbiamo detto, si tratta di una misura pensata per le fasce più povere della popolazione. Il bonus decoder è quindi rivolto esclusivamente a due categorie di persone. La prima è costituita dai residenti in Italia inseriti in un nucleo familiare con Isee fino a 20mila euro, a patto che nessun altro membro della famiglia abbia già usufruito del bonus.
La seconda categoria riguarda invece la popolazione residente in Italia che al 31 dicembre 2020 aveva già compiuto 75 anni. Per questa fascia anagrafica è già prevista anche l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Per facilitare ulteriormente il processo di digitalizzazione anche a “chi non ha mezzi e dimestichezza con la tecnologia“, come ha spiegato dal Mise Giorgetti, il decoder arriverà direttamente nelle case degli over 70, che potranno ricevere anche assistenza telefonica per installare il nuovo apparecchio di ricezione.
Ad ogni modo, tutti i cittadini che hanno diritto al bonus decoder riceveranno una lettera da Poste Italiane, fermo restando la possibilità di fissare un appuntamento per farsi guidare verso questa “rivoluzione digitale” che “permetterà di tenere accese le tv degli italiani“.
Ad ogni modo, i televisori commercializzati dopo il 2017 dovrebbero essere già compatibili con la tecnologia DVB-T2; per testare il proprio decoder è sufficiente verificare la ricezione del canale 100 o 200: se sullo schermo compare il messaggio “Test HEVC Main10” il televisione è adeguato a ricevere il nuovo standard.
Va precisato, infine, che il bonus decoder si distingue dal bonus rottamazione (avevamo spiegato qui il provvedimento), che consiste invece in uno sconto del 20% sull’acquisto di un nuovo apparecchio e si applica senza limiti di Isee a chiunque sia in regola con il pagamento del canone Rai.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI