L’autorità federale russa Roskomnadzor ha sanzionato i due colossi per non aver rimosso dei contenuti illegali
Google è stata condannata a pagare 7,22 miliardi di rubli da un tribunale di Mosca per non aver rimosso dei contenuti reputati illegali. La multa corrisponde alla cifra di 98 milioni di dollari. Per lo stesso motivo anche Meta è stata sanzionata per 1,99 miliardi di rubli, circa 27 milioni di dollari.
L’autorità federale russa che monitora le comunicazioni, la Roskomnadzor, aveva già ammonito 7 mesi fa le due aziende, rifacendosi a una legge locale per la quale le piattaforme sono tenute a rimuovere i contenuti giudicati illegali. Nonostante il richiamo, le aziende non hanno provveduto alla rimozione: per questo reato, la legislazione prevede sanzioni calcolate sulle entrate annuali delle aziende fino al 10%.
Nello specifico, sono ritenuti illegali i contenuti che incitano all’odio religioso, propagandano l’ideologia delle organizzazioni estremiste e terroristiche o che siano ritenute socialmente inaffidabili. Sono altresì puniti dalla legge i contenuti che promuovono indifferenza nei confronti della salute dei minori e della vita in generale (ivi ricomprese le droghe), oltre a quelli contenenti indicazioni sulla fabbricazone di esplosivi.
All’interno di questo elenco rientrerebbero dunque anche le informazioni inerenti l’oppositore russo Alexei Navalny ei suoi sostenitori. Per lo stesso motivo, la Roskomnadzor aveva già intimato a Google e Apple la rimozione dai loro store dell’app del dissidente.
di: Marianna MANCINI
FOTO: EPA/SERGEI ILNITSKY
Potrebbe interessarti anche: