Il bilancio delle calamità è sempre più salato
Secondo i dati raccolti dalla Ong britannica Christian Aid, le calamità meteorologiche che si sono verificate nel 2021 hanno avuto un costo di 170 miliardi di dollari complessivi, cifra in aumento sostanziale rispetto al 2020. Le vittime sono state 1.075 e gli sfollati oltre 1,3 milioni.
Le stime sono state redatte sui danni assicurati, perciò il sospetto è che i costi reali siano ancora più elevati: «alcuni degli eventi meteorologici estremi più devastanti del 2021 hanno colpito i Paesi poveri, che hanno contribuito poco alle cause del cambiamento climatico e dove la maggior parte dei danni non è assicurata – spiega l’Ong – ad esempio non è possibile quantificare il costo economico delle inondazioni in Sud Sudan».
Il disastro più costoso è stata la tempesta Ida, che ha inondato New York City per un costo stimato di 65 miliardi; a seguire le alluvioni di luglio in Germania, Belgio e limitrofi, per 43 miliardi di dollari; sul podio anche la tempesta invernale Uri negli Usa, con 23 miliardi di danni.
Al quarto posto l’inondazione della provincia cinese di Henan a luglio che è costata 17,6 miliardi. A seguire: inondazioni nella Columbia britannica in Canada, 7,5 miliardi; l’ondata di freddo di fine aprile in Francia, 5,6 miliardi, il ciclone Yaas in India a maggio.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AFP
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