Diversi per vaccinati con terza dose, con seconda e non vaccinati. Le Regioni hanno chiesto il Super Green pass sui luoghi di lavoro. La Spagna riduce l’isolamento da 10 a 7 giorni
È in corso la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi con i capidelegazione della maggioranza sul Covid, dopodiché si terrà il Consiglio dei ministri.
Il Comitato tecnico scientifico è stato chiamato a stabilire i nuovi parametri per l’isolamento (come abbiamo visto qui). Secondo quanto si apprende, il Governo ha ipotizzato tre categorie di quarantena: per i non vaccinati, prima categoria, continueranno a vigere le attuali regole (quarantena di 10 giorni); per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni, seconda categoria, la quarantena si ridurrà a cinque giorni e sarà richiesto al termine di questo periodo un tampone con esito negativo. Infine la terza categoria include persone con dose booster o con Green Pass rafforzato da meno di 120 giorni, per le quali non sarà più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza (no sintomi) e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.
La decorrenza delle nuove norme, per ragioni organizzative e logistiche, sarà definita in accordo con il Commissario Figliuolo.
Diverso l’orientamento del Cts: nessun giorno di quarantena per i vaccinati con booster che vengono a contatto con una persona poi risultata positiva e sono impiegati nei servizi essenziali. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per circa una settimana. Invece riduzione della quarantena a cinque giorni e tampone per i vaccinati con dose booster – non impiegati nei servizi essenziali – che vengono a contatto con una persona poi risultata positiva. Nel caso dei positivi, basterà una quarantena di 7 giorni (invece degli attuali 10 giorni previsti) e un tampone negativo.
I governatori nell’ambito della Conferenza delle Regioni hanno stilato una lista di richieste per il Cts: alleggerimento e cambiamento del sistema di contact tracing, prima di tutto, con l’azzeramento della quarantena per i vaccinati con booster che sono venuti a contatto con un positivo; in questo caso, inoltre, si chiede che il tampone debba essere fatto solo se la persona risultasse sintomatica.
Non solo: le Regioni hanno chiesto anche l’introduzione del Super Green pass sui luoghi di lavoro, rendendo di fatto obbligatorio il vaccino per tutti i lavoratori che non abbiano già fatto la malattia.
Tra le ipotesi per la nuova quarantena, c’è la riduzione da 7 a cinque giorni per chi è vaccinato con terza dose, mentre rimarrebbe a 10 per i non vaccinati.
Allo studio anche la possibile revisione dei criteri di definizione del contatto stretto, ovvero che espone ad un “alto rischio”, e della definizione di “basso rischio” contenuti nella circolare del ministero dell’agosto scorso. In quel documento si specifica che di fronte ad un “basso rischio” la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo in assenza di sintomi.
Un’altra riflessione potrebbe arrivare su eventuali deroghe o riduzioni dei giorni di quarantena per quegli operatori sanitari venuti a contatto, fuori dal proprio ambito lavorativo, con persone positive, in modo da evitare carenze di personale.
Mentre è in corso la discussione, dalla Spagna arriva la notizia della riduzione della quarantena da 10 a 7 giorni.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: