
Oggi scade la cassa integrazione e da domani partiranno le prime lettere di licenziamento che coinvolgeranno 1.322 lavoratori
Oltre 150 dipendenti di Air Italy hanno partecipato alla manifestazione organizzata nel centro di Olbia da Ap, Cobas e Usb, con l’adesione di Anpav, puntando il dito contro la politica. .
«Siamo stati completamente abbandonati, nessun ministro è mai intervenuto o ha mai pronunciato il nome di Air Italy – è la loro protesta. – Altre vertenze hanno avuto l’attenzione della politica e della stampa nazionali, la nostra no, sebbene da domani siano per strada 1322 lavoratori».
Nei prossimi giorni, infatti, sono attese le prime lettere di licenziamento (leggi qui) dopo la scadenza della cassa integrazione e l’assenza dei liquidatori all’ultimo vertice, privi del mandato dell’azienda. Nemmeno l’appello lanciato al Governo dall’assessora regionale del Lavoro della Sardegna, Alessandra Zedda, sembra aver sortito l’effetto desiderato.
«Tutte le altre compagnie aeree italiane sono coperte dalla cassa integrazione per tutto il 2022, la nostra no – accusano i sindacati. – Come è possibile che non sia una priorità una vertenza che interessa così tante famiglie, con effetti devastanti sul tessuto socio-economico nazionale e dei territori interessati? Questa è la seconda compagnia aerea italiana qui si chiude un capitolo ma la battaglia è aperta» – aggiungono.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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