Secondo le stime, i rincari su elettricità e gas costeranno alle famiglie italiane 823 e 1.560 euro. Ma il Governo annuncia nuovi provvedimenti
Anno nuovo, nuovi rincari per le bollette dell’energia: con l’arrivo del 1° gennaio 2022, infatti, scatteranno gli aumenti del primo trimestre, pari a +55% per l’elettricità e +41,8% per il gas.
Per far fronte agli aumenti, il Governo Draghi ha emanato diversi provvedimenti, l’ultimo nella Legge di Bilancio 2022 (recentemente approvata dalla Camera – leggi qui) che stanzia 3,8 miliardi di euro. Senza l’intervento dell’Esecutivo, come fa sapere l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), gli aumenti sarebbero ammontati a +65% per la luce e +59,2% per il gas.
In base a quanto previsto dalla Manovra, Arera ha confermato l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà: l’impatto su famiglie e microimprese, così, è stato alleggerito rispettivamente di 29 e 6 milioni.
Tuttavia, i timori restano: le nuove spese che gli italiani dovranno affrontare, infatti, restano consistenti. Nel primo trimestre 2022, gli aumenti della bolletta elettrica si tradurranno in una spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2021 e il 31 marzo 2022) di circa 823 euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno. Per la bolletta del gas, invece, nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, (+610 euro/anno).
«Alla luce dei nuovi aumenti disposti, in soli 9 mesi le tariffe del gas salgono del +84,4%, mentre l’elettricità cresce del +86,9%. Questo significa che ogni singola famiglia si ritrova a spendere +1.119 euro a causa sia degli aumenti registrati nel 2021, sia di quelli che scatteranno il prossimo 1 gennaio» – afferma il presidente di Codacons, Carlo Rienzi.
Ma il Governo annuncia già nuove misure ad hoc. «Si tratta di misure che verranno ulteriormente rafforzate dal Governo – annuncia il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti – che considera prioritario sostenere le nostre realtà industriali e le famiglie in un momento molto delicato».
Tra le altre preoccupazioni c’è anche l’indebolimento dell’occupazione lavorativa. Secondo una stima della Cgia di Mestre, infatti, nei primi 6 mesi del 2022 il caro-energia metterà a rischio, almeno con la sospensione temporanea, 500 mila posti di lavoro in Italia. Alcuni comparti, infatti, rischiano lo stop della produzione per incapacità di far fronte all’aumento esponenziale di questi costi fissi per l’energia.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ARCHIVIO/FOLCO LANCIA
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