L’obbligo vaccinale per gli over 50 entra in vigore alla pubblicazione del decreto. Il ministero della Salute pubblica la circolazione sulla dose booster ai 12-15 anni
Arrivano le prime specifiche e le prime proteste alle nuove misure emanate dal Governo per far fronte all’aumento dei contagi (leggi qui).
Come chiarisce il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, l’obbligo vaccinale per gli over 50 che coinvolgerà 2,5 milioni di cittadini diventerà operativo dalla pubblicazione del decreto, non dal 15 febbraio. L’obbligo richiederà l’immunizzazione o la guarigione per recarsi a lavoro, mentre per altre attività basterà il cosiddetto Green Pass base.
Tuttavia la Confcommercio non è d’accordo: «vaccini e Green Pass stanno sorreggendo la ripartenza delle attività e va evitato, ad ogni costo, che pandemia e crisi economica inneschino una pericolosa emergenza sociale. Ma scelte impegnative richiedono attenta e precisa programmazione e preparazione. In riferimento all’estensione dell’obbligo di Green Pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, fatte salve le “eccezioni” per le esigenze essenziali, occorrerà, dunque, contenere l’impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo e verifica da parte degli esercenti» – commenta.
Intanto la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, sottolinea come l’ultimo decreto approvato dal Cdm permetterà all’Italia di restare aperta, tutelando la salute dei cittadini e la tenuta del sistema ospedaliero. E aggiunge: «ora dovremo occuparci, e lo faremo da subito con un apposito tavolo di lavoro, di risarcire quelle attività che hanno subito danni economici dalla stretta di Capodanno, a cominciare dal settore delle discoteche e dell’intrattenimento».
Va avanti, nel frattempo, la campagna vaccinale. Il ministero della Salute ha pubblicato una circolare con le indicazioni per la somministrazione della dose booster (o terza dose) alla fascia 12-15 anni. Si raccomanda “una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, ai soggetti di 12-15 anni, dopo almeno quattro mesi dal ciclo primario“.
Sempre in tema vaccini, infine, l’Unione europea annuncia l’export di 700 milioni di dosi entro la metà del 2022. «L’Ue è il maggior donatore di vaccini per il Covid-19. Abbiamo superato il nostro obiettivo di condivisione nel 2021, con 380 milioni di dosi condivise. E faremo di più. Team Europe ha promesso di condividere 700 milioni di dosi entro la metà del 2022. Siamo sulla buona strada» – ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/TINO ROMANO
Ti potrebbero interessare anche: