
Tra i settori è boom per la metallurgia (+31,2%), gli elettrodomestici (+25%) e gli alimentari (14,1%). Sono già oltre i livelli pre-Covid
Cresce l’export dei distretti industriali italiani. Nel terzo trimestre 2021 ha registrato un aumento tendenziale del 9,5%, portando il bilancio dei primi 9 mesi dell’anno a +20,5%. E’ quanto emerge da un report di Intesa Sanpaolo secondo cui è stato così raggiunto un nuovo record storico, appena sotto la soglia dei 97 miliardi di euro, il 2,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 quando l’export distrettuale fu pari a 94,8 miliardi.
La crescita è stata generalizzata: su un totale di 158 distretti monitorati 98 sono oltre i livelli dei primi nove mesi del 2019. Tra le filiere distrettuali già oltre i livelli pre-pandemici spiccano la metallurgia (+31,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2019) e gli elettrodomestici (+25%), insieme agli alimentari e bevande (+14,1%), che non avevano interrotto il loro trend di crescita sui mercati esteri nemmeno nel 2020. Molto positiva anche la performance della filiera delle costruzioni e del sistema casa, con i distretti del mobile e dei prodotti e materiali da costruzione in progresso del 9,2% rispetto al 2019.
Segnali positivi emergono anche per la moda che ha mostrato un rimbalzo rispetto al 2020, più accentuato per i beni di consumo, in progresso del +26,2%, e più attenuato per i beni intermedi, in aumento dell’11,1%. Si tratta però di performance insufficienti per consentire il pieno recupero di quanto perso nel 2020, soprattutto per i distretti specializzati in beni intermedi (-23,2%). La meccanica ha registrato un lieve calo (-0,7%), comunque inferiore ai competitor tedeschi (-1,8%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI
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