L’Italia è fanalino di coda in Europa in termini di gender gap, a livello salariale, occupazionale e di carriera
L’Italia ha ancora moltissima strada da fare in termini di parità di genere. Lo confermano le ultime ricerche di PwC Italia secondo cui l’occupazione femminile è inferiore del 18% rispetto a quella maschile. Il gender gap è evidente sia a livello di carriera (solo il 28% dei manager italiani sono donne) sia in termini retributivi, dato che gli rispetto alle controparti femminili gli uomini hanno stipendi mediamente superiori dell’8%.
Questi dati allarmanti collocano l’Italia negli ultimi posti della classifica europea sulla parità di genere. «Le donne più penalizzate sono quelle in posizioni apicali – precisa la partner di PwC Italia Alessandra Mingozzi – una donna dirigente in Italia percepisce in media 2.300 euro in meno al mese rispetto ad un suo collega di sesso maschile».
Per superare questa situazione il Pnrr ha stanziato 40 miliardi di euro, che saranno andranno a sostegno di politiche per l’occupazione femminile. Ma non basta: «è fondamentale – prosegue Mingozzi – l’adozione di una strategia da parte delle aziende mirata all’inclusione e supportata da piani d’azione specifici che mettano al centro le donne, valorizzandone la professionalità e garantendone la parità di trattamento». Tanto a livello di carriera quanto dal punto di vista salariale.
di: Marianna MANCINI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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