
Entrate tributarie in aumento del 3,2% a novembre
Cala il debito pubblico italiano. Secondo i dati diffusi stamattina dalla Banca d’Italia il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 16 miliardi di euro rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.694,2 miliardi. «La riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (25,2 miliardi, a 67,1) ha più che compensato il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (8,3 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,8 miliardi)», spiega Bankitalia.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori la riduzione del debito è riconducibile pressoché interamente alle amministrazioni centrali; il debito delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.
Alla fine di novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 24,9 per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,7 anni.
Sempre secondo il report le entrate tributarie a novembre hanno registrato un aumento del 3,2% (+1,3 miliardi) attestandosi a 43,9 miliardi e portando il dato cumulato dei primi 11 mesi a 403,2 miliardi (+10,9%). L’aumento riflette, oltre al più favorevole quadro macroeconomico, l’effetto di alcuni fattori straordinari quale lo slittamento al 2021 di alcune imposte di competenza dell’anno precedente.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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