Il 72% delle attività ha registrato un calo di clienti
Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha commentato oggi un nuovo studio presentato da Confcommercio Milano Monza e Lodi, secondo cui il 72% delle attività ha registrato un calo dei clienti e il 41% ha difficolta con il personale a causa delle quarantene e il 21% con i rifornimenti: «a causa degli effetti della variante Omicron le imprese del terziario rischiano una nuova e profonda crisi – ha spiegato – cali di fatturato e problemi di personale sono le criticità più evidenti. Da qui la richiesta urgente al Governo ma anche alle istituzioni locali di attivare al più presto sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti» (ne abbiamo parlato anche qui).
Al sondaggio hanno risposto 1.017 aziende in tre giorni, la maggior parte, il 26%, provenienti dal settore della ristorazione, il 20% dei servizi e il 19% da attività di vendita non alimentari. La maggior parte non vede buone prospettive per questo 2022, secondo il 53% sarà come l’anno appena passato, per il 25% peggiorerà.
Il 68% sente il peso dello smart working che influisce sugli affari e un’eventuale zona arancione porterebbe, secondo il 67%, a nuove perdite: fra il 10 e il 20% per il 30% del campione, e di più per gli altri. Secondo un 10% potrebbe provocare la chiusura.
L’80% degli imprenditori è a favore dell’obbligo vaccinale per gli over 50, il 91% considera insufficienti le misure economiche. Per il 55% le iniziative di contrasto al covid sono eccessive, mentre per il 45% non sono sufficienti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY
Ti potrebbe interessare anche: