Via libera al primo turno con 458 voti. Metsola è una politica di lungo corso nonostante la giovane età
L’eurodeputata maltese e membro del Ppe Roberta Metsola è stata eletta, al primo turno, presidente del Parlamento europeo. Succede a David Sassoli morto qualche giorno per una disfunzione del sistema immunitario (guarda qui).
I voti favorevoli per Metsola sono stati 458. Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617.
«Una settimana fa abbiamo perso un grande uomo. Un fautore dell’Europa che metteva la dignità delle persone prima di ogni cosa. Il giornalista gentile diventato politico che, in modo calmo e risoluto, cercava di mostrare la solidarietà e il servizio a un mondo malato, come ha detto un suo collega». Ha cominciato così il suo discorso di presentazione della candidatura a presidente del Parlamento Europeo, ricordando il suo predecessore. «David voleva mettere tutti attorno allo stesso tavolo e con quell’impegno di fronte alle forze costruttive dell’Europa che io intendo realizzare questo mandato se mi darete la fiducia per essere vostro presidente», ha poi concluso.
Vicepresidente del Parlamento europeo prima di passare al nuovo incarico, la Metsola è un avvocato classe 1979. Nata a St. Julian’s (Malta) si è avviata fin da giovanissima alla politica militando nel partito nazionalista e nei giovani del partito popolare europeo. Dopo essersi candidata alle elezioni europee del 2004 e del 2009, senza tuttavia riuscire a ottenere un seggio a Strasburgo, nel 2013 ha preso il posto di Simon Busuttil, dimessosi dall’incarico dopo aver assunto quello di parlamentare maltese. Alle elezioni europee del 2014 e del 2019 è stata rieletta, risultando in entrambi i casi la più votata del suo partito.
Le sue prime parole da neo presidente sono andate sempre al suo predecessore: «onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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