Il gruppo festeggia il suo primo anniversario ma non si ferma. Il Ceo Tavares: “ancora molto da fare per migliorare nuova azienda, ma siamo sulla buona strada”
Stellantis festeggia il suo primo anno di vita e fa un bilancio iniziale dei traguardi raggiunti. Il gruppo, nato dalla fusione tra l’italiana Fca e la francese Psa, ha lanciato con successo più di 10 nuovi prodotti nel 2021, oltre ad avere pianificato investimenti per più di 30 miliardi di euro fino al 2025 volti a implementare le strategie di elettrificazione e software per sostenere i 14 marchi iconici e i due marchi di mobilità.
Ha inoltre accelerato la trasformazione del software attraverso collaborazioni rivoluzionarie con Amazon, BMW, Foxconn e Waymo e può già vantare una presenza consolidata in tre Regioni (Europa, America del Nord e America Latina), oltre a un significativo potenziale in mercati importanti quali Cina, Africa, Medio Oriente, Oceania e India.
Il ceo, Carlo Tavares, è soddisfatto dei risultati ma non vuole adagiarsi troppo. «Il nostro settore sta entrando in una nuova ed entusiasmante era, contraddistinta da stili di vita digitali sempre più diffusi – ha detto. – Non è una coincidenza che Stellantis sia nata proprio quando il mondo richiede un nuovo tipo di approccio, che sospinga questo imperativo umano fornendo una libertà di mobilità pulita, connessa, accessibile e sicura per tutti. Sono grato ad ogni dipendente di Stellantis per il suo contributo quotidiano alla costruzione della nostra comunità e al raggiungimento della grandezza mentre apriamo la strada ad un futuro luminoso. Abbiamo ancora molto da fare per continuare a migliorare la nostra nuova azienda, ma siamo sulla buona strada. La corsa è iniziata e Stellantis riuscirà a fare la differenza nel difficile settore in cui opera. Sapremo cogliere le opportunità lungo la strada, facendo in modo che le nostre stelle continuino a brillare».
E proprio guardando al futuro ora si attende la presentazione del nuovo piano strategico a lungo termine che sarà presentato il prossimo 1° marzo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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