
Nelle prossime ore è atteso il dpcm con l’elenco delle attività “pass free”. Tra queste rientrerebbe anche il ritiro della pensione alle poste. Dal primo febbraio obbligo Green pass per i pubblici uffici. Pressing delle Regioni per abolire il sistema dei colori
Scatta oggi l’obbligo di green pass anche per parrucchieri ed estetisti, mentre nelle prossime ore è atteso il dpcm con l’elenco delle attività “pass free”, cioè in cui si potrà accedere senza certificazione verde anti-Covid (ne abbiamo parlato qui). Tra le novità ci sarebbe l’ingresso “pass free” alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessario il certificato (base o rafforzato). Chiarirà tutto il testo in elaborazione in Consiglio dei ministri.
Intanto l’obbligo di Green pass per i servizi alla persona, quindi parrucchieri, barbieri ed estetisti, durerà da oggi fino al 31 marzo. Identica misura anche per i colloqui con i detenuti in carcere. Dal primo febbraio saranno interessati pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali “fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona“, il cui elenco è in appunto via di definizione.
Ma le novità potrebbero non finire qui. Le Regioni sono in pressing con il Governo per modificare il sistema dei colori. L’ipotesi emersa è quella di considerare casi Covid soltanto i pazienti ricoverati che hanno sviluppato la malattia, senza includere gli asintomatici in ospedale per altre patologie. Frenata, invece, sulla richiesta di riduzione a cinque giorni delle quarantene per i sintomatici. «Con gli altri presidenti abbiamo parlato di abolire i colori delle Regioni, non è più il caso, ne ho parlato con Fedriga. I colori servono a poco, su questo siamo pressoché tutti d’accordo». Lo ha detto, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, il governatore del Molise ed esponente di Forza Italia Donato Toma.
D’accordo anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha spiegato: «c’è una platea del 90% di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L’unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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