Il mercato prevede un’accelerazione dell’inasprimento delle politiche con aumento dei tassi di interesse a partire dal mese di marzo. Da seguire la fiducia dei consumatori della zona euro
Avvio negativo per le Borse europee in questa ultima giornata di contrattazioni sulla scia della debolezza di Wall Street e dei listini asiatici (Tokyo ha chiuso in calo dello 0,90% dopo essere crollato durante la sessione fino a -2%). E anche stamani i future sono ancora in rosso con il Dow Jones a -0,18%, Nasdaq -0,80% e l’S&P -0,32%.
Così, nei primi minuti di contrattazioni l’indice Eurostoxx 50 cede l’1,65%. A Francoforte il Dax perde l’1,61%, a Parigi il Cac40 segna una flessione dell’1,55% e a Londra l’indice Ftse100 scivola dello 0,77%.
Molto male in avvio Piazza Affari che si accoda al sell-off che sta caratterizzando l’azionario. Il Ftse Mib segna in avvio -1,4% a 27.179 punti. Tra i titoli spicca il -2% per CNH, Moncler e Prysmian. La peggiore è però è Stellantis a -4,1% in area 18,09 euro. Nessun titolo del Ftse Mib viaggia in positivo.
Si attende con fermento la prossima riunione della Federal Reserve che inizierà martedì prossimo e terminerà mercoledì, da cui si aspettano novità riguardo la strategia da adottare contro l’inflazione. Il mercato prevede un’accelerazione dell’inasprimento delle politiche con aumento dei tassi di interesse a partire da marzo.
Nel valutario l’euro-dollaro è a 1,133, +0,165, il dollaro/yen è a 113,82, -0,24%, e il cross tra sterlina e biglietto verde tratta a 1,359, -0,07%. Intanto i prezzi dei Bitcoin e delle altre maggiori criptovalute sono scesi nettamente questa notte sulla scia della proposta della Banca centrale russa di vietare il trading e l’estrazione di criptovalute sul proprio territorio, sostenendo che la valuta digitale rappresenta un rischio per “la stabilità finanziaria e la sovranità della politica monetaria“. La Russia è tra i primi tre Paesi per il mining di Bitcoin, coprendo circa il 10% del mercato globale. Al momento il Bitcoin cede il 9,12% a 38.790 dollari. Ethereum fa -10,4% a 2.860 dollari. Giù anche Xrp (-8,4% a 0,69 dollari) e Litecoin (-11% a 124,8 dollari).
Tra le materie prime il Brent ritraccia (-1,57% a 86,99 dollari al barile) restando sempre sui massimi dal 2014. Il Wti fa -1,7% a 84,08 dollari al barile. L’oro tratta in marginale ribasso dello 0,11% a 1.840 dollari l’oncia, restando comunque sui massimi da due mesi.
Tra i dati, in uscita nel pomeriggio, la fiducia dei consumatori dell’Eurozona e l’indice anticipatore Usa. Per quanto riguarda l’Italia, oggi è previsto il Consiglio dei ministri con le nuove misure contro il caro-energia e il pacchetto sui ristori economici per l’emergenza Covid. La Banca d’Italia pubblicherà il Bollettino economico trimestrale. Oggi è prevista la riunione della banca centrale della Turchia che dovrebbe confermare i tassi al 14%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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