
Di 223 portali analizzati da un report della Commissione, 176 non segnalano quali commenti siano reali e quali invece a pagamento
L’esplosione delle recensioni online è ancora molto controversa: se da un lato il contributo degli altri utenti si rivela spesso utile per indirizzare i propri consumi, dall’altro mancano ancora garanzie di sicurezza e tutela nei confronti degli esercenti. Lo conferma la Commissione europea che ha condotto un’indagine in collaborazione con le autorità dei vari Paesi membri, decretando che il 55% dei siti che ospitano le recensioni violano le norme europee sulla protezione dei consumatori.
La violazione avverrebbe su più fronti ed è stata riscontrata prendendo in analisi 223 portali; di questi, 176 non prevedono un divieto esplicito per gli incentivi alle recensioni e non segnalano quali commenti siano stati rilasciati da utenti reali e quali siano invece frutto di una collaborazione a pagamento.
Similmente, 104 siti su 223 non forniscono indicazioni sulla modalità di raccolta ed elaborazione dei commenti lasciati, né contiene informazione sui sistemi di prevenzione e cancellazione di notizie false.
I risultati di questa indagine sono preoccupanti tanto per i consumatori quanto per le aziende che sempre più si trovano in una condizione di concorrenza sleale, vista la facilità con la quale è possibile acquistare giudizi positivi ma anche pareri negativi a svantaggio degli altri esercenti.
La ricerca ha comunque aperto un varco sulla questione. Le autorità nazionali sono state invitate, nei prossimi mesi, a verificare le condizioni dei portali analizzati, chiedendo di integrare la propria raccolta di recensioni con le informazioni adeguate ed eventualmente sanzionando chi non rispetti la regolamentazione europea.
«I risultati di oggi sono un invito ad agire – ha dichiarato il commissario europeo alla giustizia Didier Reynders – garantiremo che le norme europee siano rispettate».
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
Potrebbe interessarti anche: