Il Mise ha stanziato 10 milioni destinati ai microbirrifici artigianali. Ecco come richiedere l’agevolazione
Il decreto Sostegni bis ha previsto un contributo a fondo perduto per le imprese produttrici di birre artigianali. Il Mise ha stanziato 10 milioni di euro, a dimostrazione di come “dal coraggio e dalla capacità di investire in nuovi settori nascano anche nuove opportunità per lo sviluppo del Paese“, come ha spiegato Giorgetti. È possibile fare domanda già a partire dal 20 gennaio e fino alle 12 del 18 febbraio 2022.
Il contributo consiste in un’agevolazione di 0,23 centesimi per ogni litro di birra artigianale prodotta e presa in carico nel registro annuale di magazzino del 2020 o della birra condizionata. Si prenderanno quindi in considerazione i dati ufficiali presentati dai microbirrifici e dagli esercenti delle piccole birrerie nazionali all’Agenzia delle accise, dogane e monopoli.
Tale contributo, come ha specificato il Mise, “non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale“, dunque al calcolo dell’Irap.
Quali sono i requisiti per aver diritto al bonus? Possono richiedere l’agevolazione tutti i birrifici indipendenti dotati di impianti fisicamente distinti ed economicamente e legalmente separati dagli altri birrifici (non sono ammessi i birrifici che operano sotto licenza di utilizzo di diritti altrui).
È poi necessario che queste imprese abbiano un metodo di produzione “artigianale”, dunque che non sottopongano i prodotti a processi di microfiltrazione e pastorizzazione. Non importa, invece, che il codice ATECO 2007 per “produzione di birra” sia primario o secondario.
Per richiedere il bonus bisogna compilare il modulo disponibile sul sito del Mise (qui) e inviarlo mediante pec all’indirizzo [email protected]. Ricordiamo infine che le domande non verranno esaurite secondo l’ordine temporale di presentazione delle istanze.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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