Nel 2022 potrebbe portare una perdita dello 0,8% sul Pil
Secondo il Centro Studi di Confindustria gli attuali prezzi dell’energia potrebbero porre un freno importante alla ripresa dell’economia italiana, con una perdita dello 0,8% sul Pil nel 2022. Il rincaro dell’energia va ad unirsi alla frenata dei consumi di servizi derivante dall’aumento dei contagi colpendo duramente l’industria italiana.
«Con gli attuali prezzi abnormi dell’energia, i margini erosi, la scarsità di commodity e l’aumento dei contagi, il rischio è che il PIL subisca uno stop nel primo trimestre: almeno -0,8% l’impatto del caro-energia sul PIL del 2022 – hanno sottolineato gli economisti di Confindustria. – Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana mentre gli elevati contagi frenano i consumi di servizi».
Confindustria lancia l’allarme per quella che minaccia di essere una risalita a forte rischio: «a inizio 2022 si sono fatte più fitte le nubi, addensatesi già a fine 2021 sulla risalita del PIL italiano, stimato in frenata nel quarto trimestre» ha evidenziato.
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY
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