
Pesa la crisi tra Russia e Ucraina, grande attesa per la Fed
Apertura di settimana sottotono per le borse europee, condizionate dai rischi geopolitici dovuti alla tensione al confine ucraino, dall’inizio delle votazioni per il Quirinale e dalla grande attesa per la Fed, che si riunirà a metà settimana. Goldman Sachs che si aspetta che la banca centrale Usa da marzo in avanti porti avanti una politica non stop di rialzi dei tassi (leggi qui). Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 è scivolato dello 0,30%. Il Ftse Mib si è attestato in perdita dello 0,59% a 26.900 punti. A Francoforte il Dax segna un -0,20%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,12%, mentre a Londra l’indice Ftse100 si muove in controtendenza mostrando un +0,50%.
I titoli peggiori in apertura sono Atlantia (-1,1%), Tenaris (-0,77%) e Banco BPM (-0,7%). In calo anche A2A (-0,39%) che si è accordata con Ardian per l’acquisizione portafogli eolici e fotovoltaici. Tra le migliori Enel, che guadagna l’1,1%. In rialzo anche Eni a +0,2%.
Attesa per questa settimana la pubblicazione dei risultati aziendali, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti: arriveranno i prossimi giorni i conti di Apple, Microsoft, Tesla, IBM, Ericsson, Boeing e AT&T.
Oltreoceano le borse asiatiche hanno chiuso negative: pesa la paura di Omicron e dell’inflazione, oltre alla tensione tra la Russia di Putin e l’Occidente. Unica eccezione positiva l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, che ha chiuso la sessione odierna in rialzo dello 0,24%, a 27.588,37 punti; Shanghai piatta, mentre Hong Kong cede l’1,06%; molto male la borsa di Seoul, con il Kospi arretrato dell’1,49%. La borsa di Sidney ha chiuso in calo dello 0,51%.
Dal capo opposto, buoni i futures di Wall Street: quelli sul Dow Jones sono in crescita dello 0,66%, quelli sul Nasdaq segnano un rialzo dello 0,82% e quelli sullo S&P 500 sono in progress di oltre lo 0,72%.
Sul mercato valutario, la settimana apre in lieve calo per l’Euro nei confronti del dollaro. In calo lo spread tra Btp e Bund tedesco a 133 punti, rispetto ai 135 punti di venerdì. Il rendimento del decennale italiano scende all’1,26%. Poco mosso l’oro che guadagna lo 0,11% sui mercati asiatici. In rialzo anche il petrolio, con Brent e Wti che guadagnano rispettivamente lo 0,50% e lo 0,55%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY
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