Il dato precedente era al 4,1% indicato lo scorso ottobre e contro il 4,2% atteso dalla Bundesbank a dicembre. Covid e interruzioni della catena di approvvigionamento i maggiori freni
La Germania taglia le stime di crescita per il 2022 al 3,6% dal 4,1% indicato lo scorso ottobre e contro il 4,2% atteso dalla Bundesbank a dicembre. La previsione è stata ridotta di 0,5 punti percentuali e arriva il giorno dopo la revisione al ribasso del Fondo Monetario Internazionale (guarda qui).
Covid e interruzioni della catena di approvvigionamento tengono a freno per ora il gigante europeo. Secondo il ministro dell’Economia e della Protezione del clima Robert Habeck il pil dovrebbe raggiungere i livelli pre-pandemia nel secondo trimestre. Da tenere d’occhio anche l’inflazione che ha toccato a dicembre il 5,3%, record da giugno 1992 e che è prevista rallentare “solo nel corso dell’anno“.
Oggi l’agenzia finanziaria tedesca preposta alla gestione del debito federale ha collocato all’asta 3,344 miliardi di euro in Bund decennali, con scadenza al 15 febbraio 2032. Lo ha reso noto sempre la Bundesbank precisando che, a fronte di un importo offerto per quattro miliardi, sono arrivate richieste per 4,608 miliardi e accettate per 3,344 miliardi (rapporto di copertura di 1,4). Il rendimento medio è stato pari a -0,08%, superiore a -0,09% dell’asta precedente. La data di regolamento è fissata al prossimo 28 gennaio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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